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La fotografia ha congelato con un solo click la mia più grande passione fin da quando ero una bambina: la danza. La danza per me è stata una compagna di crescita, mi ha accompagnato dall’età di circa 5 anni, ricordo ancora quando misi per la prima volta piede in una stanza di una scuola,o la prima volta che indossai un tutù, ero felice, emozionata, piena di energia, spaventata, ma con il passare degli anni diventò man mano parte di me: farmi felice era farmi danzare.Un dolore lancinante alla schiena mi colpì una mattina della mia adolescenza, i miei 15 anni non riuscirono a sopraffare il dolore, quindi decisi di andare dal mio medico, ma la diagnosi forse fece più male del dolore provato la mattina stessa, niente più sport per me, niente più danzaEra scritto nero su bianco, un’anomalia nella mia schiena che non mi avrebbe permesso di continuare la mia strada sportiva.

I mesi successivi furono molto difficili. Non potevo crederci, mi sembrava assurdo dover abbondare così la mia passione più grande ma non c’era altra soluzione.Non potendomi dedicare alla vita sportiva cominciai a vedere la danza da un’altra prospettiva, il mio posto ormai non sarebbe stato più sotto le luci in vestiti sfavillanti e concentrata su una coreografia studiata per molti giorni in vista di un esibizione, ma sarebbe stato quello agli angoli del palco o dietro le quinte a scattare fotografie alle ballerine; finii lì perchè la mia insegnante di danza mi volle comunque nella squadra anche se ero impossibilitata a ballare, quindi decise che mi sarei occupata della parte “tecnica” dello spettacolo. Quel ruolo mi piaceva, mi sentivo a mio agio con la macchina fotografica, da quel momento la fotografia diventò il mio hobby.Uscivo tutti i giorni di casa con la mia nuova Canon, regalatomi dai miei genitori, a foto a qualsiasi cosa, ormai questa passione era scaturita in me in un modo così forte tanto da farmi scegliere la scuola superiore, ora sono al quinto anno ad un passo dalla fine, chissà, in un futuro il mio hobby diventerà la mia professione.