IO
«Chi disse “Preferisco avere fortuna che talento” percepì l’essenza della vita.
La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita.
Terrorizza pensare che sia così fuori controllo.
A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o
tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no, e allora si perde.»
Match Point, scritto e diretto da Woody Allen (2005)
Non sono un amante del tennis ma, da quando ho ascoltato per la prima volta queste parole,vedo la fortuna come una pallina: puoi mettere impegno e costanza in tutto ciò
che fai ma a volte il risultato dipenderà esclusivamente dalla fortuna.
Credo di aver sempre avuto fortuna, come credo che la fortuna sia direttamente collegata al Karma e al modo con cui ci si pone nei
confronti della vita. Ho deciso di presentarmi con una citazione tratta da un film perché, oltre ad
essere la mia preferita, fin da piccolo avrei voluto fare l’attore. Amo gli horror, i fantasy e tutti i
film che per un’ora e mezza ti staccano dalla realtà e ti catapultano in un mondo diverso, in cui l’impossibile può trasformarsi in possibile o in cui la vita può diventare un incubo.
A 13 anni, durante la terza media, mandai la richiesta di ammissione a una scuola di recitazione di Milano (all’oscuro dei miei genitori).
Non ricordo il nome della scuola, ma ricordo la reazione di mia madre quando rispose alla chiamata della segreteria che voleva fissare una data per un
incontro. “Deve esserci un errore…”, disse, e quando le spiegai la prese sul ridere… ovviamente finii con il non frequentare quella scuola.
La pallina tornò indietro. Fotografare è un’altra delle mie attività preferite. Soggetti in movimento, animali, volti in primo piano.
Ogni scatto può essere quello vincente, ma la fortuna è determinante. La palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no, e allora si perde.