Incontro con la psicologa s. Albonetti e L’avvocatessa l. rossi
Ho partecipato a un incontro tenuto al cinema di Treviglio sul tema della “violenza sulle donne”. E’ stato tenuto da due esperte: una psicologa e un avvocatessa che hanno proiettato un documentario girato nelle carceri milanesi, dove i detenuti intervistati parlavano delle loro violenza senza alcun pentimento. Questi uomini sono stati affiancati da un team di persone specializzate nella loro riabilitazione anche se inizialmente questo è stato un procedimento senza apparenti risultati poichè erano del tutto convinti che la pena che stessero vivendo fosse ingiusta. Affermavano che nei loro abusi su donne e minori nulla fosse sbagliato e che puntare pistole alla testa per futili piaceri, stalkerare e violentare fisicamente e verbalmente fossero comportamenti consoni in questa società. Al nostro giorno consideriamo questo problema come una deviazione mentale del detenuto ma solo fino a qualche decennio fa tutto ciò era normale. Dopo la proiezione del documentario, con scene che hanno fatto riflettere e mi riaffiorano ancora in mente, le due esperte hanno parlato raccontando che non sono solo quelle decine di casi visti ma che in Italia questi sono fatti quotidiani, una violazione di diritti praticamente all’ordine del giorno. Non si tratta di persone normali ha detto la psicologa ma persone che non concepiscono la soglia tra ciò che è umano e cosa no, probabilmente dovuti a traumi o esperienze che non hanno permesso loro di maturare un pensiero corretto. Il loro cammino verso un riassetto emotivo/morale è lungo e complicato ma necessario per poter capire i loro sbagli e e portarli a diventare persone che sanno cosa è giusto.
Per rompere il silenzio
Per rompere il silenzio e la paura di molte donne che davanti alle ingiustizie non hanno il coraggio di parlare dobbiamo a essere noi la loro forza. Chiunque ora stia leggendo si senta preso in causa, donne e bambine ogni giorno vivono incubi a occhi aperti ma ognuno può aiutare e fare la differenza. Il rispetto è la base di ogni rapporto sociale e la solidarietà ci permette di aiutarci a vicenda, bisogna conoscere per sapere e con razionalità riconoscere cosa è giusto e cosa è sbagliato anche quando i sentimenti e l’inconscio prendono il sopravvento.