Descrizione del progetto
Il monogramma fa parte di quel mondo che sta tra la scrittura e l’immagine. Il monogramma ha origini antiche; le prime apparizioni le ha fatte sulle monete greche, poi è stato usato in tutte le epoche storiche, dal Cristianesimo all’età moderna, passando per l’impero Romano, ed il Medioevo. Oggi, tutti ricordiamo monogrammi molto noti di aziende e istituzioni pensiamo, per esempio, a quelli di Gucci, Louis Vuitton e anche quelli della Camera dei deputati e del Senato. Il monogramma nasconde una personalità forte, è un segno che si fa notare fino a fare di sé stesso un marchio vivente. La creazione di questo elemento è molto più complessa di quel che si possa immaginare. Non basta solo mettere insieme due o più caratteri, bisogna fare una ricerca che vada oltre un buon effetto estetico, per poter mettere in evidenza anche dei legami visivi e logici. Durante l’elaborazione, si deve quindi pensare al risultato che si vuole ottenere, ovvero a quello che deve essere rappresentato e simboleggiato.
La realizzazione del mio monogramma è stata complessa, perché ho cercato di rappresentare le mie iniziali ma anche qualcosa che esprimesse la mia personalità e le mie passioni. A questo scopo sono partito chiaramente dall’iniziale del mio nome, la lettera G. Il mio cognome inizia con la lettera M. È a questo punto che è iniziata la dimensione creativa. Io sono un grande appassionato di musica. Il simbolo della musica è la nota musicale. L’idea di affiancare due note opposte ha generato proprio la M di Morandi. Quindi le mie iniziali hanno trovato una rappresentazione stilistica originale. Infine ho scelto il colore fucsia perché è il mio colore preferito.
Lavorare alla realizzazione del mio monogramma, non è stato solo un esercizio grafico ma un percorso, attraverso il quale ho creato qualcosa dal nulla. Un qualcosa di nuovo che rappresenta un segno che diventa immagine, prende le sembianze di un logo che immediatamente parla di me.
