Ricordo nitidamente la felicità che provai quel natale, quando sotto l’albero, al posto di un giocattolo, trovai un paio di scarpe nuove. Per molti bambini di quell’età poteva essere un regalo non apprezzato, ma per me fu un regalo fantastico. Sin da piccolissimo mi innamorai dell’estetica e del vestiario, mi piaceva sentirmi diverso da gli altri, più ricercato, rispetto agli altri.

Ho scelto questa scuola per le materie creative come la grafica e la fotografia, ma la mia idea è sempre stata quella di lavorare nel mondo della moda.

Finito il percorso qui allo Zenale e Butinone frequenterò il corso di fashion design in NABA.

Ho sempre avuto paura del mio futuro, anche se sono sempre stato certo di ciò che volessi fare. Frequentando questa scuola però ho imparato a placare quest’ansia che mi premeva molto, grazie all’aiuto dei professori, all’essere maturato e all’aver appreso competenze nuove che mi aiuteranno più avanti.

La mia passione più grande e anche il mio obbiettivo per il futuro è sicuramente la moda, che amo fin da quando ero piccolo e che ho sempre voluto abbracciare.

Ho visto diverse università di fashion design in cui mi sarebbe piaciuto andare ma quella che più mi ha colpito è stata NABA. Per accederci si deve svolgere un esame d’ammissione che si deve preparare a casa. Tra le consegne e domande si dovevano creare delle moodboard di fotografie, disegni, colori, ci si poteva sbizzarrire. Ho scelto quindi di creare una moodboard per domanda. La mia preferita è stata sicuramente la consegna sul vestire il manichino secondo la propria estetica e il proprio gusto.

Un esperienza come questa mi è piaciuta moltissimo, sono potuto essere me stesso, creativo, fantasioso e originale.

Il calcio è una delle mie più grandi passioni, fin da piccolo l’ho praticato e da tre anni, dopo aver lasciato il calcio giocato, ho iniziato ad allenare e, anche se devo fare molti sacrifici, mi piace tantissimo.

Il primo anno è stato difficile adattarsi, anche perchè i ragazzi che allenavo erano solo un anno più piccoli di me. Fortunatamente dal secondo anno sono riuscito a prendere una squadra più piccola in un altra società, così da riuscire a gestirli meglio.

Nei 2 anni trascorsi con loro mi sono molto affezionato e ora li tratto tutti come se fossero miei fratelli più piccoli, loro su di me possono contare e possono chiedere consigli, non solo in campo ma anche al di fuori.

Questa mia passione sono sicuro che continuerò a coltivarla e sarà per me un hobby molto piacevole.

La mia esperienza di PCTO l’ho svolta in un’ azienda grafica chiamata CREATIVO, l’azienda crea stampe, insegne, adesivi, stand e molto altro.

Ho fatto 2 sole settimane di PCTO ma sono bastate per capire il mondo della grafica e comunicazione che non riguarda la progettazione ma che in ambito lavorativo consiste anche nella realizzazione effettiva e manuale di ciò che viene progettato.

È stato infatti molto utile per me comprendere il mondo lavorativo e orientarmici, non è stato facile e non posso dire di aver apprezzato tutto di questa esperienza per me spesso faticosa ma sicuramente mi ha aiutato e mi ha reso più consapevole.