FLUTTI – DAVID WIESNER

 

Un ragazzo osserva un paguro, e dopo averlo liberato va alla ricerca di altri molluschi: trova un granchio, ma mentre lo osserva viene sommerso da un’onda.

Subito dopo scopre una macchina fotografica molto particolare, quindi corre dai genitori per mostrargliela e aprendola trovano un rullino; il ragazzo si dirige verso un negozio  per farlo sviluppare.

Dopo aver atteso qualche ora, ritorna in spiaggia e osserva le foto sviluppate.

Studiandole, nota un pesce meccanico in mezzo ad altri pesci, dei polpi seduti su delle poltrone mentre leggono illuminati da pesci lanterne, pesci palla simili a mongolfiere, intere città situate sui gusci di tartarughe giganti, piccoli alieni giunti negli abissi degli oceani con una navicella spaziale, stelle marine  simili a montagne…ma la fotografia più interessante riguarda un’immagine di una bambina asiatica che tiene  in mano una foto che a sua volta presenta un altro ragazzo che fa la stessa cosa.

Servendosi prima di un lente di ingrandimento e poi di un microscopio, il ragazzo riesce ad arrivare al primo bambino ritratto, risalente a parecchi decenni prima, così il protagonista decide di farsi una fotografia per continuare la tradizione, ma nel momento in cui la scatta un’ onda lo travolge  facendogli perdere tutte le altre foto, tuttavia getta la macchina in mare.

I pesci la recuperano e se la scambiano per tutto l’oceano, facendola arrivare a un’altra bambina.