Mi chiamo Giulia, ho 19 anni, vivo in un paesino in provincia di Milano, e sono l’unica femmina su 3 figli.

Da piccola ero solare, testarda e tranquilla, amavo giocare con mio fratello maggiore Lorenzo e amavo la danza, che ho praticato per 4 anni.

Nel giro di anni ho cambiato molti sport tra cui: danza classica, moderna, latino americana, nuoto, muay thai, calcio e infine mi sono dedicata al pianoforte, che ancora mi piacerebbe suonare.

Essendo l’unica femmina sono sempre stata riempita di attenzioni, e il fatto di avere molti maschi in famiglia mi ha sempre dato un senso di protezione

La persona che è sempre stata al mio fianco è mia madre, mi ha insegnato ad essere forte e mi ha sempre dato modo di dirle qualsiasi cosa senza essere giudicata, infatti ormai la considero la mia migliore amica, il nostro rapporto è speciale.

Con la crescita ho sempre fatto più fatica ad esternare i miei sentimenti infatti spesso indosso maschere per non rimanere ferita e per sembrare forte.

Sono cresciuta in una famiglia milanista, mio padre mi portava allo stadio fin da piccola, e solo con il passare degli anni mi sono resa conto che non fosse una passione ma molto di più.

Oltre al calcio una delle mie più grandi passioni, che mi ha trasmesso mio padre è l’astronomia, sono sempre stata affascinata da questo mondo, infatti dopo le superiori mi piacerebbe frequentare l’Accademia delle stelle a Roma, ma la mia poca conoscenza della matematica e della fisica ostacolano un pò il tutto.

Ho tanti sogni nel cassetto, forse irrealizzabili, però mi piace pensare che un giorno uno di questi si possa realizzare

Quando ho scelto questa scuola sapevo che non fosse quello che davvero volessi fare, ma ero piccola e non sapevo prendere delle scelte, lo Zenale mi ha aiutata a crescere e a coltivare le mie passioni anche se non riguardano l’indirizzo che frequento, sapere quello che si trova dietro un film, una fotografia o un manifesto mi ha sempre incuriosita e affascinata, però nonostante ciò non fa per me, e non me ne faccio una colpa.

Adesso, all’ultimo anno, so bene quello che vorrei fare, ma tendo sempre a sottovalutarmi quindi non credo di essere all’altezza di quello che vorrei fare, ma la vita è piena di sorprese e io sono disposta ad accoglierle.