Pirandello è convinto che ognuno di noi indossi delle maschere sempre diverse, che ci definiscono in molti modi. Personalmente concordo, ma vorrei aggiungere un elemento a questo pensiero: credo che ogni nostra maschera abbia un filo che la connette alle altre, un filo resistente e puro costituito da ciò che ci appassiona e ci rende felici. Questo filo per me è il disegno,
nella sua potenza creativa illimitata.
“Da grande farò l’artista!” Questa era la mia risposta quando, già alle scuole elementari, mi ponevano la fatidica domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” Mi sono pentita di aver smesso di inseguire quell’innocente sogno per qualche anno, durante le medie, ma questo non ha spento quella passione che la creatività accendeva in me e che ora è più intensa
di quanto sia mai stata in passato.
Devo dire grazie anche alle persone che in questi anni mi hanno accompagnato e supportato, ridando inchiostro a una penna che altrimenti avrebbe perso il suo colore.
Forse non sarò mai l’artista da museo che sognavo un tempo, ma attraverso le mie passioni desidero poter continuare a creare personaggi, storie, mondi interi e soprattutto: emozioni.
Ovviamente la grafica e la fotografia sono gran parte del mio io presente, ma guardando nel mio futuro vedo questi titoli disegnati sul mio biglietto da visita: “concept artist” e “character designer”. Non ho paura di lavorare e studiare duramente per poter raggiungere questo obiettivo.
Quindi chi sono io? Sono qualcuno che osa continuare a sognare e a vedere unicità in ogni singola cosa, qualcuno che ha anche troppe passioni, ma che non rinuncerebbe a nessuna di esse, qualcuno che vive di contrari e ne è felice.