Chi era Van Gogh?

Innanzitutto il suo nome era Vincenzo (Vincent) ed era olandese.

È nato nel 1853 e sognava di insegnare ed aiutare le persone povere (da qui la scelta di soggetti come vecchi, uomini e donne, contadini, pescatori, mendicanti ).

Iniziò a disegnare da bambino, ma soltanto a 30 anni decise di dedicarsi esclusivamente alla pittura girovagando per la Francia dove, a Parigi, venne a contatto con altri artisti famosi come Toulouse-Lautrect, Monet, Renoir, Gauguin.

È un artista che era affascinato dal ciclo delle stagioni e dai ritmi della natura. Conosceva molti passi della Bibbia a memoria e alcuni in cui la natura viene usata come metafora li ha riportati nei suoi quadri (il seminatore, il pastore del gregge).

Ha avuto delle grosse delusioni amorose e ha sofferto di malattie mentali e fu spesso ricoverato in ospedale.

Pare sia morto suicida nel 1890

Lo stile di Van Gogh?

Potremmo definire Van Gogh come un post-impressionista.

Gli elementi che lo caratterizzano sono l’accentuazione cromatica, il tratto forte e inciso e la drammaticità dei contenuti.

Van Gogh esprime la realtà secondo i suoi sentimenti: il colore non è dunque quello vero ma quello che suggerisce l’emozione.

L’importante quindi non è descrivere in modo oggettivo, ma il significato di ciò che si rappresenta, così come lo si sente.

La sua pennellata anziché avere una stesura “a virgola” tipica degli impressionisti, tendeva a dare colpetti di pennellate di un certo spessore, interrotte e punteggiate, vorticosamente “allungate” → uso della tecnica definita “punto e tratto”.