Sono Angelica, ho 19 anni e sono una ragazza semplice. 

Sin da piccola ho praticato ginnastica artistica, passione che però a un certo punto della mia vita ho abbandonato perché mi occupava troppo tempo rispetto agli impegni scolastici. Ad oggi rimpiango ogni giorno di aver abbandonato questo sport, ma sono sicura che la passione non se ne andrà mai e farà sempre parte di me. 

Oltre alla ginnastica artistica nel tempo libero mi piace leggere; questa passione la coltivo dai tempi delle scuole elementari quando a casa di mia nonna mi mettevo a leggere i libri di Geronimo Stilton. Ad oggi questa passione per la lettura si è evoluta ed è cresciuta sempre di più. Per me leggere è un modo per rifugiarmi in un mondo estraneo dalla realtà, in cui mi sento compresa e felice, e riesco a tirare fuori le emozioni che banalmente nella vita non riesco a far vedere. 

La mia vita cinque anni fa è cambiata grazie a un piccolo cagnolino di nome Sky. Da allora passo più tempo all’aria aperta e mi sento completa. 

Il momento della scelta della scuola superiore mi fece entrare in crisi. Essendo una persona molto indecisa, non sapevo che scuola scegliere, anche se nella mia testa avevo molte idee su un ipotetico lavoro futuro. Dopo aver partecipato a diversi open day nelle altre scuole, decisi che in quel momento, per la persona che ero allora, sarebbe stato meglio puntare su una scuola tecnica; così mi iscrissi allo Zenale e Butinone, nonostante fosse un istituto con un indirizzo che a me non interessava proprio. Con il passare degli anni ho imparato moltissime cose nell’ambito della grafica e della comunicazione, e ad oggi mi sento di aver costruito sulle mie spalle un bel bagaglio di conoscenze che mi permetteranno di poter continuare a lavorare in questo mondo a cui mi consideravo totalmente estranea. 

In questi anni ho anche conosciuto cinque ragazze che sin da subito sono diventate molto importanti per me; so che l’anno prossimo sarà difficile per i primi tempi andare avanti senza di loro, ma sono sicura che non ci separeremo mai proprio perché abbiamo creato un legame così forte che nessuno potrà mai spezzare. 

Ho sempre rimandato la domanda “cosa vuoi fare in futuro?”, cercavo di non pensarci, odiavo quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare una volta finite le superiori, insomma a volte non basta neppure una vita per conoscere se stessi, eppure pian piano devi iniziare a definirti, a trovare la tua strada e il tuo posto nel mondo. Mi hanno detto che non è così che si trova il senso della propria vita, che bisogna proporsi degli obiettivi e diventare qualcuno. Ma a volte la voglia di farcela è più grande della paura di non farcela; succede che inizi ad avere paura di deludere famiglia, amici, te stesso e di avere paura di vivere una vita che non volevi. Ma io sono pronta ad affrontare questo futuro che tanto mi spaventa.