Il progetto consisteva nel realizzare un manifesto per Libera: una rete di associazioni contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi
li alimenta; combattono per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica
fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.
Il tema che ho scelto è la Strage di Capaci in cui è stato assassinato Giovanni Falcone, più precisamente ne si ricorda il trentennale. Inizialmente
ho eseguito un’accurata ricerca del fatto di cronaca. Ho trovato varie immagini sulle vittime, ma ho raffigurato solamente Falcone perché è la figura
principale. Lo sfondo raffigura l’incidente e ci sono i cartelli stradali, che indicano l’ubicazione dell’accaduto, in risalto. In primo piano vi è il giudice,
intento a camminare; la scena si collega con la citazione di quest’ultimo. La decisione dello sfondo con i due toni di arancione è stata presa per
evidenziare, per attirare l’attenzione. L’arancione è un colore molto acceso simile al rosso, che rievoca il calore della Sicilia, una regione italiana dove
picchia sempre il sole. In contrasto con esso vi è la figura stilizzata di Giovanni, Le tonalità di grigio indicano che la persona è defunta. Nonostante la sua
morte, la lotta contro la Mafia non si è fermata, ha continuato, come se avesse passato il testimone a qualcun altro.
Per riuscire a continuare a contrastare la mafia è essenziale innanzitutto che si ricordi dei suoi crimini e che soprattutto si combatta parlandone.