Ho pensato molto a cosa scrivere in questa presentazione, non voglio che ci siano scritti pensieri banali in cui elenco solo i miei dati anagrafici, le mie qualità o i miei difetti. Piuttosto voglio parlare della mia più grande paura: il futuro.
Pensare a questa incognita mi ha sempre intimorito, la domanda che mi mette più ansia è se riuscirò a sentirmi realmente realizzato. Nel sentirmi realizzato non intendo solo dal punto di vista economico, anzi, intendo soprattutto dal punto di vista della gratificazione di una vita che voglio vivere, alzandomi ogni giorno dal letto e sapendo di avere uno scopo e riuscire un giorno a raggiungerlo.
Sono sempre stato un ragazzo solare, anche quando il mondo mi cade addosso cerco sempre di non darlo a vedere, il fatto di rendere piacevole la mia presenza agli occhi degli altri è sempre stato uno dei punti fondamentali della mia vita. Molti definirebbero quello che ho appena scritto come una forma di insicurezza ma io lo vedo più che altro come una sorta di altruismo, mi è sempre piaciuto vedermi come una persona altruista, anche se a volte purtroppo non riesco ad esserlo.
La mia passione più grande è disegnare e creare dal nulla, estrapolando contenuti ed emozioni dalla mia mente, buttando su un foglio o su un software il mio io più intimo, usando appunto la mia “arte” anche come valvola di sfogo o semplicemente per esprimermi, anche se potrebbe sembrare una cosa banale e soprattutto sentita e risentita.
Quando a gennaio sono andato a visitare delle università, mi sono visto proiettato in un futuro prossimo nel quale in quel posto potrei lavorare e studiare per riuscire a costruirmi il mio destino, riuscendo a chiarirmi dei dubbi in merito al percorso da intraprendere e di conseguenza vedere il futuro come una parte fondamentale della mia esistenza che posso plasmare nel presente, piuttosto che un’incognita di cui avere paura.