Sono Giulia, ho 18 anni e sono un’indecisa cronica.
Da bambina ero solare, tranquilla e testarda; amavo ballare e cantare e prima di andare a dormire chiedevo sempre a mia mamma di cantarmi la favola della buonanotte.
Queste passioni, con il tempo sono cresciute e si sono ampliate.
Il canto è diventato l’unico mezzo per comunicare con mia nonna malata di Alzheimer durante l’ultimo anno della sua vita mentre la ginnastica artistica è diventata la mia valvola di sfogo per molti anni e grazie alla quale ho imparato il valore della determinazione.
La figura dei nonni materni è stata fondamentale per la mia crescita, in quanto loro mi hanno fatto da secondi genitori, prendendosi cura di me e mio fratello quando i miei lavoravano.
Con la crescita la mia parte più solare ha iniziato ad annuvolarsi facendo prevalere quella più introversa e insicura, faticando a relazionarmi con i miei coetanei e a chiudermi in me stessa se c’è qualche problema.
Grazie al teatro però mi sono messa in gioco, superando in parte la mia timidezza.
L’altra mia più grande passione nata grazie a mio papà è la fotografia, tramite la quale posso raccontare la mia visione delle cose, rilassarmi quando ho bisogno di staccare da tutto e tutti oppure uscire dalla mia confort zone e sperimentare situazioni di tipo più “lavorativo”, prestando le mie competenze in alcune occasioni al di fuori della scuola.
Se dovessi raccontare il mio percorso scolastico tramite un aggettivo sarebbe inaspettato.
Alle elementari e alle medie, nonostante mi impegnassi ho sempre avuto un rendimento medio basso, sentendomi spesso inadeguata e inferiore agli altri; allo Zenale invece ho preso coscienza delle mie capacità e ho imparato a sfruttarle al meglio.
Una volta preso il diploma vorrei continuare con un percorso di studi incentrato sulla fotografia, per poter apprendere sempre più competenze e magari un giorno poterci lavorare; mi piacerebbe anche lavorare in una rivista o un giornale oppure sperimentare nel settore del montaggio video.
Concludendo, non ho le idee chiarissime, ma sicuramente riguardando indietro a quella ragazzina che non sapeva minimamente che scuola scegliere, ho fatto dei grandissimi passi avanti.
Ora bisogna solo vedere quale tra questo labirinto di strade sia quella giusta per arrivare alla fine e trovare la mia.