Non c’è inizio più semplice di una classica presentazione con nome e cognome: mi chiamo Sara Villalpando e sono una studentessa ormai all’ultimo anno dell’istituto Zenale e Butinone.  Ci tengo a nominarla,  è stata una parte importante del mio percorso di vita, dal momento che mi ha permesso di coltivare un sogno che custodisco nel cuore fin da quando ne ho memoria, voglio partire proprio dalla mia scuola per spiegare qualcosa di me.

Da piccola sono sempre stata una bambina molto ordinata e ho sempre avuto una sorta di interesse e passione per quelle che sono le differenti etnie. Mia mamma è nata in un paesino in montagna, la mia amata Santa Brigida dove quasi tutti gli anni ci ritorno, mio papà invece è nato in Perù, in Sudamerica, precisamente a Castrovirreyna, anche se le origini del mio cognome vengono dal Messico, nonostante, a vedermi, non si direbbe, dato che, purtroppo, ho preso la pelle molto chiara di mamma.

Il mio interesse, però, non è stato alimentato solo dalla storia della mia famiglia, ma anche dai viaggi intrapresi con mia zia: partendo dal primo  in Egitto, poi tutti gli altri  Dublino, Londra, Francia.  Ogni volta che frequentavo posti diversi i miei occhi cadevano sempre sull’ordine e i dettagli dei grandi cartelloni pubblicitari, sugli immensi schermi di Piccadilly Circus e i vari manifesti appesi ai muri. Per non parlare delle varie pubblicità che trasmettevano sui canali dei televisori degli hotel e che mi hanno sempre portato a paragonarle a quelle che invece venivano realizzate nel mio Paese.

Questa passione per i viaggi e i primi segnali di un interesse per la grafica mi hanno dato modo di unirli e iniziare la mia strada verso l’istituto che sto frequentando. Avrei potuto frequentare  l’indirizzo turistico , ma avrei tralasciato l’innata propensione per la  grafica, che per me è il luogo dove posso dare libero sfogo al  mio ordine maniacale e  alla cura per  i dettagli. Ho realizzato tanti progetti in questi anni e per ognuno di loro sono sempre andata fiera perché li ho sempre compiuti con impegno e tanto piacere. 

Vorrei che un domani anche il mio lavoro possa darmi la stessa soddisfazione  che ho sempre provato in questa scuola e mi piacerebbe poter lavorare per qualche rivista o per qualche azienda pubblicitaria , così che un giorno potrò ammirare,  attraverso lo schermo dei televisori o chissà persino in qualche piazza di una metropoli come New York, la mia creazione ed essere felice ed orgogliosa di quello che sono riuscita a realizzare. E magari un giorno questo sogno mi porterà a spostarmi e poter viaggiare inseguendo sempre un mio desiderio. Come recita un proverbio popolare che risale all’alba dei tempi : la speranza è l’ultima a morire!