QUELLO CHE AMO È IMPERFETTO

Tutto ciò che ho vissuto mi ha portato a essere la persona che sono oggi. Ma anche tutto ciò che ho letto. I miei grandi maestri di vita, infatti, sono stati i libri. Ancora prima di innamorarmi di una persona, mi sono innamorata dei libri, della biblioteca dove stavano o del loro odore quando li compravo in libreria. I libri mi hanno insegnato ad amare. Il mio libro preferito, “Kajira, la schiava ribelle”, mi ha insegnato che non sempre usciamo vivi dai guai e “Alice nel paese delle meraviglie” che non sempre i film rispecchiano il libro da cui sono tratti. I libri di Osho mi hanno insegnato l’importanza delle parole e della perseveranza. In questi anni ho maturato la passione per i romanzi rosa, i libri esoterici e i grandi classici e, ancora oggi, quando prendo un libro in mano mi sento a casa.
Ho un carattere difficile, che a volte mi permette di superare gli ostacoli facilmente, ma altre mi porta a estraniarmi dal mondo reale alla ricerca di un posto mio, dove poter stare in pace. Crescere ha significato accettare di avere delle responsabilità, di non avere più qualcuno che fa le cose per me. Ha significato prendermi per mano, occuparmi di me stessa. Ho imparato a rialzarmi ogni volta che cado. E che se la mia vita è difficile, non significa che sono sfortunata, ma semplicemente che sono forte abbastanza da superare le difficoltà che mi si parano davanti.
Ora ho più potere decisionale e la possibilità di essere la persona che volevo diventare. Come un libro prima di essere pubblicato, il mio futuro è qualcosa in divenire, che riscrivo praticamente ogni giorno, in base alle mie decisioni o ai miei cambiamenti. Non voglio essere definita. Non voglio essere un quadrato, ma un cerchio, difficile da posizionare.