STAGE CENTRO CARTA UFFICIO
La prima esperienza vissuta di cui voglio parlare è il percorso che ho svolto al Centro Carta Ufficio all’inizio dell’anno scolastico 2019/2020. Ho lavorato nel negozio per due settimane, e quel tempo mi è stato molto d’aiuto, ed è stato soprattutto educativo dal punto di vista pratico. Ho svolto diverse mansioni che richiedevano sia un approccio manuale, come l’uso delle diverse stampanti, sia un approccio informatico e grafico, come l’uso dei programmi Illustrator e Photoshop.
Ho apprezzato molto l’esperienza ottenuta durante quelle due settimane. Ho sempre lavorato e non c’è mai stato un attimo in cui non avessi nulla da fare, questo mi ha fatto sentire un grande senso di responsabilità che a mio parere sono riuscita a gestire bene. Alcune mansioni le ho dovute svolgere anche per più giorni di seguito, come ad esempio un prodotto che era stato commissionato dall’oratorio di Treviglio che consisteva nello stampare diverse grafiche tramite una stampante a luce UV LED su dei pezzi di plastica quadrati che poi avrei composto insieme per formare dei cubi. Questo lavoro l’ho concluso in 3 giorni di lavoro, e con la stessa tecnica ho stampato anche dei righelli e dei dischi. Questi ultimi erano in quantità maggiore agli altri prodotti e soprattutto si poteva stampare solo un disco alla volta, quindi il tempo impiegato è stato maggiore rispetto agli altri. Ultimo lavoro pratico che ho svolto è stata la stampa di magliette e borse tramite una termopressa a caldo.
Oltre questi compiti manuali, mi sono anche cimentata a fare le foto di alcuni prodotti del negozio, per poi usarle per produrre una cartolina di natale, ho eseguito anche la grafica di una placca per il miglior cliente del negozio, ho fatto la grafica di un post per il web di una gioielleria e ho anche realizzato dei listini prezzi con il calcolo dell’iva.
Quest’esperienza mi ha insegnato molto, mi ha aperto gli occhi al mondo del lavoro e a quello che mi aspetta una volta concluso il mio percorso di studi.
Questo progetto ci è stato richiesto dalla Regione Lombardia e dalla città di Treviglio. È stato un lavoro di cui la nostra scuola ha realizzato la parte grafica attraverso un manifesto, e di cui l’Istituto Superiore Oberdan ha svolto la parte più teorica.
Il tema è quello dell’alcolismo e della sensibilizzazione sull’abuso di alcool da parte dei giovani. Dopo aver fatto brainstorming sull’argomento, che ci tocca da vicino, abbiamo dato il via alla realizzazione del manifesto, che io ho scelto di rappresentare in modo semplice ed immediato, realizzando le persone come delle figure nere, di cui un gruppo si sta divertendo ballando, e invece un solo individuo, schiavo dell’alcool e dell’idea di un divertimento distorto, è intrappolato in una gabbia. Dopo aver finito i manifesti, abbiamo realizzato anche il logo per la causa, di cui poi è stato scelto solo uno di una mia compagna. Concluso questo, il progetto a scuola era finito, ma io assieme ad altri 3 miei compagni ci siamo offerti a partecipare a degli incontri educativi pomeridiani insieme a ragazzi di altre classi della nostra scuola e anche ai ragazzi dell’Oberdan, che si tenevano all’oratorio di Treviglio, con lo scopo di approfondire l’argomento per poi andare in una classe di ragazzi più piccoli di noi per fare i Peer Educator, ossia gli educatori alla pari, e passare le nostre nuove conoscenze acquisite ai ragazzi in modi alternativi alla solita lezione a cui siamo abituati. Durante questi incontri infatti, oltre a informarci, abbiamo anche svolto diversi giochi che ci hanno aiutato sia a conoscerci che a riflettere sul problema dell’alcool tra i giovani. Alla fine di questo percorso, ci siamo divisi in gruppi di due persone e abbiamo creato un programma in cui abbiamo deciso che giochi e che attività riproporre ai ragazzi del secondo anno.
Le due lezioni che io personalmente ho fatto con loro sono andate molto bene, i ragazzi partecipavano attivamente, erano interessati e soprattutto non erano intimiditi da me e dal mio compagno di classe. Proprio per questo si sono divertiti, sono stati a contatto anche con altri loro compagni con cui di solito non parlavano, si sono conosciuti meglio tra di loro e soprattutto hanno capito l’importanza del tema a loro spiegato. In conclusione della seconda e ultima lezione, abbiamo consegnato dei biglietti a tutti e abbiamo chiesto loro di scrivere i loro pensieri e i loro feedback sul percorso svolto con noi, e con grande piacere quando ho letto i biglietti tutti i ragazzi erano soddisfatti e avrebbero voluto rivivere in futuro un’esperienza simile.